Intervista al Presidente Avis Provinciale Macerata, Morena Soverchia
Il 29 maggio, presso il Teatro Durastante di Monte San Giusto, si è svolta la giornata conclusiva del progetto “A scuola con l’Avis”, presentato dall’Avis Provinciale di Macerata.
Questa è stata la seconda edizione del progetto: come è nato?
“"A scuola con Avis! Per conoscere l’attività solidale volontaria e il valore del dono" è un progetto che rientra nell’ambito dei programmi annuali di divulgazione della cultura e sensibilizzazione al “dono”, al volontariato e collaborazione alla formazione della futura cittadinanza attiva in cui l’Avis per sua natura è da sempre impegnata e presente nella diffusione tra le nuove generazioni. Questo progetto è stato realizzato grazie all’intuizione e all’impegno di Angela Maria Renzi e Massimo Baleani, che hanno ideato il format presentandolo per primi nella loro comunale e che è stato poi condiviso con tutte le Avis della Provincia che hanno aderito al progetto.
Rivolto alle classi quinte della scuola primaria e alle classi seconde della scuola secondaria di primo grado, presenti nei Comuni della Provincia di Macerata, il progetto ha coinvolto questo anno 17 Avis Comunali, 14 Istituti scolastici e 1339 alunni.”
Qual è la finalità del progetto?
“Durante gli incontri avuti con i ragazzi si sono affrontate varie tematiche, dall’impegno sociale al corretto stile di vita, dal dono che salva alla diversità che arricchisce l’intera società. Da sempre l’Avis si fa promotrice tra le giovani generazioni di questi valori e siamo sempre più convinti dell’importanza di iniziare dai ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado, sempre più attratti dal web e dai canoni e stili di vita presentati e pubblicizzati, ma spesso tanto lontani dalle buone regole di comportamento. Seminare oggi per raccogliere domani; un modo di dire che ben si adatta alla nostra visione e che ben conosce chi da sempre ha creduto nel valore del dialogo con i ragazzi. Abbiamo sempre creduto nella validità educativa e formativa del progetto, ed è motivo di orgoglio per noi che l’Assemblea Legislativa delle Marche abbia concesso il patrocinio.
Ringrazio il Consigliere regionale Pierpaolo Borroni, per l’interessamento e la disponibilità dimostrateci e per essere intervenuto oggi, sottolineando l’importanza di apprendere già dai banchi di scuola i valori cardine di ogni società civile e autentica, quali la responsabilità, la solidarietà. La generosità, il rispetto per la vita propria e altrui.”
Il mondo del volontariato è stato al centro del progetto e l’Avis ne ricopre un ruolo importante.
“Fare volontariato significa mettere le proprie energie e il proprio tempo al servizio degli altri, significa mettere in pratica la solidarietà, cioè l’insieme dei sentimenti che spingono gli uomini all’aiuto reciproco. Significativi sono stati i contributi del Presidente Avis Marche, Daniele Ragnetti e del Consigliere Nazionale AVIS, Massimo Lauri, che hanno sottolineato come donare sangue rappresenti un gesto di solidarietà semplice ma concreto, un gesto che in Italia compiono circa 1 milione e trecentomila persone; tanti, infatti, sono i soci volontari dell’AVIS in Italia che ogni anno contribuiscono al fabbisogno di sangue ed emocomponenti, con circa 2 milioni di unità di sangue. Nella nostra regione i soci donatori sono circa 57 mila e le donazioni raccolte circa 102 mila.”
Quali sono i rapporti con le altre associazioni di volontariato?
“L’AVIS non lavora da sola ma si interfaccia costantemente con tante associazioni presenti sul territorio, consapevoli che il lavoro di squadra è fondamentale non solo in ambito sportivo e professionale; una di queste associazioni e l’ADMO e ringrazio Matteo Balestrini, referente ADMO Provinciale nonché Consigliere Avis Provinciale Macerata, per essere presente qui oggi a portare la propria testimonianza.
AVIS e ADMO condividono da sempre non solo la grande attenzione verso uno stile di vita sano ed equilibrato ma anche i criteri di selezione dei donatori e questo fa si che un donatore di sangue periodico e costantemente controllato si rilevi essere anche un ottimo candidato per l’iscrizione al registro donatori midollo osseo.”
Oltre al sangue negli incontri a scuola con i ragazzi si è parlato anche di cellule staminali e dei loro impieghi in campo medico.
“Il progetto è stato realizzato con il contributo scientifico del Centro Trasfusionale di Macerata e stamattina abbiamo avuto l’intervento della dottoressa Irene Martini, direttore scientifico di Sorgente srl che ha partecipato a diversi progetti di ricerca internazionali dell’unione europea e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in collaborazione con l’Istituto Pasteur di Parigi, sfruttando le sue forti competenze scientifiche in materia di biologia cellulare, biologia molecolare, neurobiologia, microbiologia e immunologia. La dottoressa, in collegamento, ha parlato con i ragazzi di cellule staminali, degli obiettivi più rilevanti raggiunti, oggi, dai trattamenti con le
cellule staminali, nonché il loro utilizzo nella terapia di molte malattie.”
Alla manifestazione sono intervenuti anche i militari della Guardia di Finanza
“La loro presenza non è casuale in quanto il gesto della donazione è un impegno morale, prima che un dovere civico, fortemente sentito dai militari della Guardia di Finanza che con grande senso di solidarietà ed altruismo, dedicano ogni anno tre giornate alla donazione di sangue.
Il loro contributo in questi anni è stato molto importante; ringrazio il tenente colonnello Giuseppe Perrone e il luogotenente Sergio Montesi per la loro presenza qui oggi e tramite loro tutti i donatori della Guardia di Finanza per il contributo dato nel garantire la continuità terapeutica per tutti quei malati che necessitano di sangue. Inoltre l’intervento dell’unità cinofila, ha permesso di motivare i ragazzi sull’importanza di uno stile di vita sano e corretto.”
Quindi l’AVIS si occupa di promozione del dono del sangue ma anche di promozione di stili di vita corretti.
“L’AVIS si occupa di promozione del dono del sangue ma più in generale di promozione della cultura della solidarietà e di stili di vita sani. Per essere donatori bisogna seguire corretti stili di vita che non vuol dire necessariamente privazioni, ma bisogna essere coscienti che una parte del donatore finirà prima o poi dentro un’altra persona per una semplice ragione: salvare vite. Questo non significa stravolgere le proprie abitudini o seguire una dieta particolare, ma solamente fare attenzione a mangiare cibi salutari, non abusare di alcolici, non utilizzare droghe e praticare un’attività fisica costante. E’ un po’ quello che fanno gli atleti. E a testimoniarlo è stato proprio Roberto Mancini, che in collegamento ha sottolineato come sia importante dare la possibilità ai ragazzi di giocare e di divertirsi anche a scuola e come la cultura dello sport debba iniziare già a scuola. Roberto Mancini ha esortato i ragazzi a non arrendersi mai nello sport, così come nella vita, di credere nelle proprie capacità e nelle proprie qualità.”
Donare è una sana abitudine; fa bene agli altri, fa del bene anche a chi dona.
“Nel corso del progetto abbiamo spiegato ai ragazzi l’importanza del dono del sangue e di come esso sia indispensabile per la vita di alcune persone. Significativo e toccante è stato l’intervento di Massimiliano Fiorani, che nel raccontare la sua storia da donatore a paziente ha commosso la platea e sottolineato l’importanza del dono del sangue e di come sia indispensabile per la vita di tante persone. Inoltre un donatore periodico è un donatore costantemente controllato.”
Per concludere, cosa le piacerebbe che i ragazzi si portassero a casa da questa giornata?
“Nella vita non bisogna mai arrendersi agli ostacoli che ci si parano dinnanzi; nonostante le avversità che si è affrontati e quelle che si affronteranno in futuro, non bisogna mai smettere di sperare e di fare progetti, cercando di cogliere tutte le opportunità che la vita ci offre.”