Il 14 giugno viene festeggiata la Giornata mondiale del donatore di sangue (World Blood Donor Day), proclamata nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questo giorno è stato scelto in quanto anniversario di nascita del biologo Karl Landsteiner, lo scopritore dei gruppi sanguigni.
Questa giornata rappresenta un’occasione molto importante per sottolineare quanto sia fondamentale il tema della donazione, affrontando tutte le problematiche che gravitano attorno ad esso.
Tra le tante, quest’anno si è parlato molto del calo che le donazioni hanno subito negli ultimi anni, in particolare dal 2009 fino al picco raggiunto nel 2012. Secondo le cifre registrate, infatti, lo scorso anno i donatori sono stati poco più di un milione e 680.000 con un calo di 8000 unità rispetto al 2016. Nel 2017 sono state effettuate oltre tre milioni di donazioni (3.006.726 per la precisione), trentamila in meno rispetto all’anno precedente.
Un dato che preoccupa molto è quello riguardante il numero di giovani donatori attivi, il quale risulta essere molto basso in proporzione alle donazioni che vengono effettuate. Secondo i dati riportati, la fascia di età in cui i donatori risultano più numerosi è quella 46-55 anni, il 29% del totale, e quelli tra 36 e 45, il 26%. Soltanto il 13% ha tra 18 e 25 anni. Questo fa riflettere molto anche sull’invecchiamento della popolazione in Italia e su quanto questo incida profondamente nella società in cui viviamo. Avere un buon numero di donatori giovani significherebbe garantire più donazioni per un lungo tempo, in quanto esiste un limite massimo di età in cui è possibile continuare ad essere donatore di sangue. Una popolazione più vecchia, infatti, contribuisce a una diminuzione sistematica delle donazioni.
Per questo è fondamentale la sensibilizzazione del tema della donazione soprattutto nei confronti delle nuove generazioni, promuovendo uno stile di vita sano e consapevole.
Una buona notizia proviene invece dalle donazioni in aferesi. Lo scorso anno, infatti, sono stati raccolti circa 830 chili di plasma, riscontrando un aumento dell’1,6% rispetto al 2016. Nonostante questo dato rassicurante, però, non è ancora possibile parlare di autosufficienza in Italia per quanto riguarda il plasma.
Riguardo la situazione del sangue, si potrebbe dire che è stato possibile raggiungere un’autosufficienza nel nostro Paese grazie alle compensazioni tra regioni. Ma questo non basta. E’ necessario che ogni regione sia, per quanto possibile, autosufficiente e questo soltanto grazie a un aumento delle donazioni che, ricordiamo, rappresentano un atto volontario, anonimo e responsabile.
Quest’anno, proprio in occasione del World Blood Donor Day, il CNS e il CIVIS e il coordinamento delle associazioni e federazioni dei donatori di sangue hanno organizzato la campagna “Be there for someone else”, diretta alla sensibilizzazione dei giovani sul tema della donazione. La campagna consiste in una pagina web sul sito del Centro Nazionale Sangue, che è online da oggi e che raccoglie video, testimonianze e contributi da parte di personaggi di spicco appartenenti al mondo dello spettacolo e dello sport.
Per maggiori informazioni riguardo i dati e le iniziative promosse in occasione del Blood Donor Day è possibile consultare il seguente link: http://www.centronazionalesangue.it/node/696