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Grazie a tutti i donatori

AVIS: Provinciale Macerata Autore: Serena Maraviglia

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In piena emergenza Coronavirus, il CIVIS – il coordinamento interassociativo dei volontari italiani del sangue che riunisce AVIS, Croce Rossa Italiana, FIDAS e Fratres – vuole ringraziare tutti i donatori che, in questo difficile momento, nonostante la paura hanno subito risposto agli appelli per continuare a garantire scorte di sangue agli ospedali.

 

E lo fa con questa lettera:

 

Carissimi,

            la risposta di tutti voi alla richiesta di sangue costante di queste settimane ha rappresentato una delle notizie più belle che potessimo raccontare.

 

           Come sapete l’emergenza che sta colpendo il nostro Paese non può lasciarci indifferenti di fronte alle necessità che tanti pazienti continuano ad avere. Oltre 1800 persone, ogni giorno, hanno bisogno di trasfusioni: circa la metà di loro sono pazienti talassemici, leucemici o con altre forme oncologiche che richiedono scorte ininterrotte per vedersi garantire terapie e speranze di vita.

 

            Tutto questo continua a essere possibile grazie a voi e grazie alle associazioni e federazioni di donatori che costituiscono una delle colonne portanti di tutto il sistema sangue italiano. Oltre agli appelli che come Centro Nazionale Sangue e CIVIS abbiamo lanciato nelle ultime settimane, anche numerosi rappresentanti dello spettacolo e dello sport si sono uniti alla nostra mobilitazione. Un atto di sensibilità che è stato colto in massa e che ha visto i donatori di tutte le regioni italiane farsi avanti per il bene degli altri.

 

            Questa sensibilità ha dimostrato ancora una volta cosa significhi essere volontari e quanto l’impegno di ognuno di noi sia fondamentale per il benessere della collettività.

 

            Continuare a donare è fondamentale, ma per farlo è ancor più essenziale prenotare la donazione, contattando la propria associazione o il proprio centro di raccolta sia per evitare assembramenti all’interno delle sale sia per garantire una programmazione continua e costante in linea con le esigenze del Sistema trasfusionale.

 

            La solidità del nostro Servizio sanitario e la salute di tantissime persone dipendono dal singolo gesto di ognuno di noi. Un gesto anonimo, gratuito, volontario, periodico, responsabile e associato.

           

            Grazie per tutto quello che state facendo,

 

 

Gianpietro Briola

Coordinatore CIVIS e presidente di AVIS Nazionale

 

P. Croce Rossa Italiana, Paolo Monorchio

P. FIDAS Nazionale, Giovanni Musso

P. FRATRES Nazionale, Vincenzo Manzo

Tag: AVIS donazione emergenza coronavirus grazie

Quali sono i requisiti per donare sangue?

AVIS: Provinciale Macerata Autore: Serena Maraviglia

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Soprattutto in periodi come questo, molte persone si avvicinano al mondo della donazione di sangue ed emoderivati, pronti a dare il loro prezioso contributo: rivediamo insieme il video, creato da AVIS Nazionale, che illustra i requisiti necessari per diventare donatori di sangue (e per continuare ad esserlo!). 



Tag: AVIS, donazione, requisiti

Come donare al tempo del Coronavirus

AVIS: Provinciale Macerata Autore: Serena Maraviglia

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Il coronavirus non può fermare la raccolta di sangue: ogni giorno 1.800 persone necessitano di trasfusioni per poter sopravvivere. Perciò è importante dare il proprio contributo anche e soprattutto nei momenti di difficoltà come questo.


Ma cosa cambia per i donatori in questo particolare periodo? Diamo una risposta ai dubbi più comuni che sono stati sollevati negli ultimi giorni.


POSSO USCIRE PER ANDARE A DONARE?

Certamente: la donazione di sangue ed emocomponenti rientra tra le "situazioni di necessità" previste dal DPCM del 9 marzo 2020 (il Ministero della Salute lo precisa in questa circolare): come per qualsiasi altro spostamento, possono essere effettuate verifiche per cui è bene portare con sé un'autodichiarazione (si consiglia di portare anche la tessera associativa). Durante il viaggio di ritorno, potrà inoltre essere esibito il certificato di avvenuta donazione, rilasciato dal medico prelevatore, come allegato all'autodichiarazione stessa.


POSSO ANDARE QUANDO VOGLIO?

Al fine di evitare assembramenti e ridurre al minimo i contatti tra le persone, si può andare a donare solo dopo aver prenotato chiamando la propria Avis Comunale: in tal modo, il personale addetto alla raccolta può svolgere il proprio lavoro in piena sicurezza, nel rispetto delle attuali disposizioni di legge (a tutela della propria salute e di quella dei donatori). 

Diventa perciò estremamente importante il rispetto dell'orario di prenotazione da parte del donatore: presentarsi troppo in anticipo o in ritardo potrebbe causare momenti di maggiore afflusso presso le strutture dedicate alla raccolta di sangue. 


NON SONO DONATORE, MA VORREI DARE IL MIO IMMEDIATO CONTRIBUTO: POSSO FARLO? 

Nella Regione Marche si effettua la prima donazione differita, ciò vuol dire che l'aspirante donatore viene sottoposto ad una valutazione clinico-anamnestica dal medico trasfusionista e ad una serie di esami per verificarne l'idoneità alla donazione (prima di poter donare dovranno passare circa 30 giorni). 

Solo i donatori periodici ed attivi possono prenotarsi per andare a donare: agli aspiranti si chiede un po' di pazienza, non appena sarà possibile verranno sottoposti ai controlli iniziali (lo stesso percorso deve essere seguito anche da chi non dona da due anni o più).


HO DONATO DA POCO: POSSO PRESENTARMI NUOVAMENTE A DONARE?

Rispettiamo gli intervalli minimi previsti dalla legge, i quali tutelano la salute del donatore: ci sarà bisogno di sangue ed emoderivati anche nei prossimi mesi. Ricordiamo che tra due donazioni di sangue intero devono trascorrere almeno 90 giorni per gli uomini e 180 per le donne (in età fertile, dopodiché l'intervallo si riduce a 90); da una donazione di sangue ad un'aferesi bastano 30 giorni.


COME FACCIO A SAPERE DI POTER DONARE?

Se sei in buone condizioni di salute puoi donare. Restano sempre validi i soliti criteri per la sospensione, a seguito di malattie, viaggi all'estero e terapie farmacologiche; inoltre, le misure per la prevenzione della diffusione del Coronavirus prevedono tre casi in cui bisogna aspettare 14 giorni prima di poter donare:

  1. Se siamo entrati in contatto con soggetti risultati positivi al tampone;
  2. Se abbiamo contratto il virus, siamo guariti e/o abbiamo completato l’eventuale terapia farmacologica;
  3. Quando rientriamo da un soggiorno nella Repubblica Popolare Cinese.


IL SANGUE DONATO é SICURO?

Non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino la trasmissione del Coronavirus attraverso le trasfusioni di sangue ed emocomponenti.


CHE SUCCEDE DOPO LA DONAZIONE?

I donatori sono invitati ad avvisare il Centro Trasfusionale di riferimento qualora, nei 15 giorni successivi alla donazione, dovessero manifestarsi sindromi influenzali, raffreddore o febbre.


Per ulteriori notizie ed approfondimenti, visita la pagina dedicata di AVIS Nazionale ed il sito del Centro Nazionale Sangue.

Tag: AVIS donazione emergenza coronavirus sicurezza

B.E.S.T. choice: Benessere Educazione e Salute nel Territorio

AVIS: Provinciale Macerata Autore: Serena Maraviglia

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PROGETTO B.E.S.T. choice: Benessere Educazione e Salute nel Territorio

Ente proponente: Avis Regionale Veneto

Partner: AVIS Nazionale, Avis Regionale Abruzzo, Avis Regionale Basilicata, Avis Regionale Friuli Venezia Giulia, Avis Regionale Liguria, Avis Regionale Marche, Avis Regionale Piemonte, Avis Regionale Sicilia, Avis Regionale Trentino, Avis Regionale Umbria, Avis Valle d'Aosta, Avis Regionale Toscana, ADMO Liguria, AIDO Friuli Venezia Giulia, AIDO Piemonte, AIDO Veneto, Medici per la pace Onlus.

Collaboratori: Regione Veneto-Assessorato ai servizi sociali, attuazione programma, rapporti con il Consiglio regionale. Azienda ULSS 4 Veneto. ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) Veneto. Cittadinanzattiva Onlus. SIMTI - Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia. Segreteria Nazionale. Università degli Studi di Genova. Segretariato Italiano Studenti in Medicina (sede locale di Genova). CSV Vivere Insieme. Associazione della Liguria del Levante. Cespim. Centro Servizi per il volontariato della provincia di Imperia. CESAVO. Centro Savonese di Servizi per il Volontariato. A.Li.Sa Azienda Ligure Sanitaria della Regione Liguria. Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria. AIDO Marche. ADMO Marche.

Durata: 18 mesi (da giugno 2019 a dicembre 2020)

 

OBIETTIVO DEL PROGETTO

Promuovere uno stile di vita sano, educare a corretti stili di vita e disincentivare i giovani alla messa in atto di comportamenti quali: abuso di alcool, concausa di molti incidenti stradali; utilizzo di tabacco, soprattutto in età adolescenziale; comportamenti sessuali a rischio, disinformazione (fake news) ed errata percezione dei rischi per la salute. Assunto fondamentale della progettazione: il giovane informato e formato è il candidato ottimale alla donazione volontaria, responsabile, periodica e associata.

 

DESTINATARI DEL PROGETTO

Sono i giovani degli ISS (Istituti Scolastici Superiori) delle classi II e III delle 12 Regioni coinvolte nel progetto per un totale di 70 ISS raggiunti.

Per la regione Marche vi partecipano 7 Istituti: n.2 nel pesarese, n.1 nella provincia di Ancona, n. 1 nella provincia di Fermo, n. 2 nella provincia di Ascoli piceno e n.1 nella provincia di Macerata ed è il Liceo linguistico e scienze umane di Cingoli.

Sarà organizzato un gruppo lavoro di 30 ragazzi e il gruppo sarà coordinato dalla Dr.ssa Laura Bocci, dalla prof. Katia Bartolelli referente per la scuola e dall’Avv Morena Soverchia per conto dell’Avis provinciale di Macerata.

METODOLOGIA

“Intervento bottom up”. L’idea progettuale scaturisce dall’esigenza di coinvolgere i giovani nella costruzione di percorsi di educazione a stili di vita salutari e alla prevenzione. Il processo di individuazione dei temi su cui si svilupperanno le azioni di progetto sarà reso possibile da un principio innovativo, ossia la raccolta delle percezioni dei giovani, all’interno dei relativi istituti scolastici e secondo gli obiettivi preposti dal piano progettuale, favorendo processi di bottom up, sostituendo programmi stabiliti dall’alto secondo logiche di tipo top down. Questo renderà i ragazzi il fulcro del progetto in essere, garantendo loro ampio spazio di espressione, rendendoli partecipi delle problematiche e ideatori di percorsi di promozione della salute e di prevenzione accompagnandoli, inoltre, in percorsi di conoscenza più approfondita riguardanti la donazione volontaria, accrescendo allo stesso tempo la percezione di azioni con forte un impatto per la comunità.

 

ATTIVITÀ NELLE SCUOLE

2.1. Presentazione del progetto ai giovani degli istituti aderenti. Viene lasciata una “cartolina” di presentazione del progetto con un link per la compilazione del questionario on line (utile ad avere un quadro preciso delle percezioni degli studenti e della definizione del focus su cui loro vogliono lavorare).

2.2. Incontri nelle classi e con gruppi di studenti. Con gli studenti delle classi 2° e 3°, si lavorerà sull’elaborazione di un progetto/campagna di sensibilizzazione sul tema individuato.

2.3. Implementazione/sviluppo del progetto sulla tematica proposta che parteciperà alla finale nazionale.

(Avis Marche premierà l’Istituto regionale che otterrà il miglior piazzamento nella graduatoria nazionale)

 

ORGANIZZAZIONE DEL CONTEST/CONCORSO

Questa fase è dedicata al Contest/Concorso delle idee progettuali che vengono sviluppate all’interno degli ISS. Il Contest è uno strumento per stimolare i ragazzi a mettersi in gioco mettendo al centro il loro punto di vista su tematiche legate alla salute e agli stili di vita corretti. Il premio consiste anche nella realizzazione di una campagna di comunicazione dei progetti vincitori con diffusione nazionale.

Tag: AVIS, eventi, scuola, benessere, educazione, salute, contest